Apriamo ChatGPT per preparare una presentazione, scrivere un’introduzione, chiarire un’idea. Il risultato suona bene. Ma non sempre dice qualcosa.

Nell’era dell’IA, non vince chi scrive più in fretta. Vince chi sa ancora pensare, scegliere, sentire.

Se vogliamo presentare in modo autentico ed efficace, dobbiamo tornare a tre competenze che nessuna macchina può replicare:

1. Progettazione strategica del messaggio

L’IA può riformulare. Ma solo noi possiamo immaginare il futuro. Non basta spiegare. Dobbiamo guidare una trasformazione. Per farlo, serve chiarezza:

  • Qual è il cambiamento che vogliamo ispirare?
  • Dove vogliamo portare chi ci ascolta?
  • Quali resistenze troveremo lungo la strada?

2. Giudizio creativo

L’IA propone. Noi decidiamo cosa tenere, cosa riscrivere, cosa azzardare. La differenza è nel dettaglio: tono, ritmo, contesto. La creatività non è solo generare. È soprattutto riconoscere cosa funziona, per chi e quando.

3. Empatia

È la competenza più umana, e quella che l’IA faticherà sempre a imitare. Solo noi possiamo cogliere un’esitazione, leggere uno sguardo, adattare il messaggio in tempo reale. Comunicare davvero significa sintonizzarci su ciò che non viene detto.

Un esercizio utile

La prossima volta che prepariamo una presentazione, proviamo a partire così:

  • Mappiamo desideri, timori e pressioni del nostro pubblico
  • Scriviamo una prima bozza a mano, senza AI
  • Solo dopo chiediamo supporto, ma restando sempre curatori, non consumatori

In sintesi

L’IA accelera. Ma la direzione resta affar nostro. A renderci rilevanti saranno sempre:

  • Una visione chiara
  • Intuizioni coraggiose
  • Connessioni autentiche

📚 Fonte: “Essential Human Skills for Effective Presentations in the Age of AI”, Duarte Inc., Maggio 2024.