Un’apertura d’impatto

Quante volte, davanti a un’email secca o a un commento brusco, hai pensato: “E adesso come rispondo?” In quei momenti, la differenza tra alimentare un conflitto e costruire un ponte sta tutta nella scelta delle parole.

Il problema: comunicare senza ferire

Viviamo in un tempo veloce, affollato di messaggi brevi, emotivi, spesso fraintendibili. La comunicazione, anziché avvicinarci, finisce per allontanarci. Non per cattiveria: spesso, semplicemente, perché non sappiamo come esprimere quello che sentiamo senza accusare, ferire o chiuderci.

L’intuizione: un altro modo è possibile

Marshall Rosenberg, psicologo americano, ha sviluppato la Comunicazione Nonviolenta (CNV) per aiutarci a parlare e ascoltare in modo empatico ed efficace. Non si tratta di essere “buoni” o “accondiscendenti”, ma di imparare a dire anche cose difficili senza rompere la relazione.

La CNV si basa su quattro semplici passi:

  1. Osservare i fatti senza giudicarli.
  2. Esprimere i propri sentimenti in modo autentico.
  3. Riconoscere i propri bisogni profondi.
  4. Formulare richieste chiare senza pretese.

Un primo takeaway pratico

Quando ti senti irritato da un messaggio o da una conversazione, prova a fermarti un attimo e chiederti:

  • Cosa ho osservato realmente, senza aggiungere interpretazioni?
  • Come mi sento?
  • Di cosa ho bisogno, sotto la superficie?
  • Che cosa posso chiedere all’altro, in modo concreto e rispettoso?

Anche solo portare attenzione a questi passaggi, senza ancora applicarli perfettamente, cambia radicalmente il modo in cui comunichi.

In chiusura: perché seguirci

Nei prossimi articoli esploreremo esempi concreti, strumenti pratici e piccoli esercizi quotidiani per:

  • Ridurre i conflitti inutili.
  • Migliorare il clima nelle relazioni professionali e personali.
  • Comunicare con più chiarezza, empatia e forza.

La comunicazione nonviolenta non è una tecnica: è una scelta di cura, ogni giorno.